Investimenti immobiliari: guida per guadagnare con le case nel 2023

15 Mar 2023

Investimenti immobiliari: guida per guadagnare con le case nel 2023

Nel corso degli anni, gli investimenti immobiliari hanno dimostrato di essere una scelta vincente, capace di generare solidi rendimenti a lungo termine e di offrire grosse opportunità di crescita professionale e finanziaria. Investire nel mercato immobiliare è una delle opzioni più adottate dalle persone che vogliono far crescere il proprio patrimonio. E non è un caso.

Investire nel mercato immobiliare è una delle opzioni più adottate dalle persone che vogliono far crescere il proprio patrimonio. E non è un caso.

In questa guida, ti forniremo una panoramica completa degli investimenti in immobili. Qui imparerai le basi, i rischi e le opportunità dell’investimento immobiliare, e quali sono le migliori strategie da applicare al settore.

Inoltre, ti daremo alcuni consigli utili per iniziare a muovere i primi passi e massimizzare i tuoi ritorni.

Se sei interessato a fare soldi con le case, questa guida è un buon punto da cui partire.

Cosa sono gli investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari sono qualsiasi tipo di attività che coinvolge la proprietà o il controllo di proprietà immobiliari.

Questo può includere la compravendita di immobili, la locazione immobiliare, la costruzione e lo sviluppo di proprietà immobiliari e la partecipazione a fondi immobiliari o società di investimento immobiliare.

Nel linguaggio corrente, quando parliamo di investimenti immobiliari, ci riferiamo solitamente al flipping, ossia alla pratica di comprare, ristrutturare e rivendere casa per trarre un profitto e alla messa a reddito di immobili, dunque agli affitti, che non sono investimenti nel senso classico del termine, ma veri e propri business.

Da questa prospettiva, l’investimento immobiliare non ha infatti nulla della passività tipica degli investimenti, ma è un lavoro a tutti gli effetti e come tale necessita di impegno, professionalità e tempo.

In cambio, però, offre grandi opportunità di crescita professionale e finanziaria sul lungo termine. Scopriamo il perché.

Perché investire nel mattone: i vantaggi degli investimenti immobiliari

Il settore immobiliare è in costante espansione. La necessità di immobili residenziali e commerciali è in aumento, il che significa che investire in immobili resta, e continuerà a essere in futuro, una scommessa sicura e vincente, per chi ha dalla sua le giuste conoscenze.

Gli immobili sono asset a lungo termine che possono essere molto remunerativi. Tieni presente che è difficile perdere denaro se si acquista l’immobile giusto.

Esistono diversi tipi di investimenti immobiliari e ognuno di questi ha i suoi vantaggi e svantaggi, a seconda dei tuoi obiettivi e possibilità.

Potresti, per esempio, acquistare una casa o un appartamento direttamente da un venditore; affittare la casa di proprietà o terreni liberi; investire in edifici commerciali che fungano da uffici per aziende terze o da centri commerciali; acquistare azioni di un condominio o di una società di sviluppo immobiliare commerciale; essere coinvolto in operazioni fondiarie all’estero (cioè acquistare terreni all’estero); acquistare terreni grezzi e svilupparli autonomamente; o, ancora, acquistare e mettere a reddito un immobile già affittato.

I vantaggi di investire in immobili

A prescindere dall’approccio che deciderai di seguire, ci sono dei vantaggi che accomunano tutti gli investimenti immobiliari:

Gli immobili sono una classe di attività che sarà sempre richiesta: indipendentemente da ciò che accade nell’economia, le persone hanno bisogno di un posto dove vivere, quindi ci sarà sempre una domanda di alloggi.

Stabilità e apprezzamento del valore nel tempo: i prezzi degli immobili generalmente aumentano nel tempo, il che significa che puoi vendere il tuo investimento con un profitto e usare il denaro per comprarne un altro o tenerlo e continuare a riscuotere gli assegni dell’affitto.

Elevata liquidità: gli immobili hanno un’elevata liquidità, puoi venderli in tempo relativamente breve se hai bisogno di contanti o se vuoi trasferirti altrove (ad esempio all’estero). Non devi aspettare anni, come avviene per altri investimenti come le azioni o le obbligazioni, per riavere indietro i tuoi soldi e gli interessi maturati.

Scalabilità: puoi usare la leva finanziaria, ciò significa prendere in prestito denaro da qualcun altro in modo da pagare una parte del prezzo d’acquisto e poi ripagarlo con gli interessi nel corso del tempo (ad esempio tramite rate mensili).

Possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali: gli investimenti immobiliari possono offrire agevolazioni fiscali a livello nazionale o locale, che possono aiutare a ridurre il costo totale dell’investimento.

I rischi di investire in immobili

Ovviamente, come ogni forma di investimento, anche quelli immobiliari nascondono delle potenziali insidie:

Costo di acquisto elevato: gli immobili possono essere costosi da acquistare, soprattutto se si considera l’acquisto di proprietà di pregio o in posizioni desiderabili.

Competenze: ogni tipo di operazione necessita di competenza per essere chiusa con successo, dalla scelta e valutazione dell’immobile giusto, alla messa sul mercato. Se questa manca, rischi di fare buchi economici anche importanti.

Possibilità di vacanze locative: nel caso della messa a reddito, se non si trovano affittuari, l’investimento immobiliare può essere soggetto a vacanze locative e non si percepirà nessuna rendita sullo stesso.

Difficoltà nella valutazione dell’investimento: la valutazione un immobile può essere difficile, soprattutto se non si ha esperienza nel settore immobiliare.

Costi associati alla ristrutturazione e manutenzione: gli immobili da investimento richiedono quasi sempre una ristrutturazione e una certa manutenzione, che si traducono in costi significativi.

Investimenti immobiliari ad alto rendimento: come calcolare la redditività di un immobile

Il rendimento di un immobile dipende in larga parte da tre fattori: dalla strategia di investimento che decidiamo di attuare, dagli obiettivi che vogliamo raggiungere e dal tempo che ci diamo per farlo.

Ma prima di dirti quanto puoi aspettarti di guadagnare con una casa, dobbiamo introdurre alcuni concetti di base sugli investimenti, onde evitare malintesi.

Devi sapere, infatti, che a prescindere dalla strategia di investimento che deciderai di mettere in atto, sono essenzialmente due le modalità attraverso cui puoi guadagnare: la plusvalenza e il flusso di cassa.

La plusvalenza è il profitto che corrisponde alla differenza tra il prezzo di vendita e di acquisto di una proprietà.

Quindi, se acquistiamo un immobile a un certo prezzo e poi lo rivendiamo a un prezzo più alto, generiamo una plusvalenza; se invece questa differenza è negativa, andiamo incontro a una minusvalenza, a una perdita.

È importante notare che la plusvalenza è un guadagno netto, da cui vengono sottratti costi, spese e tasse, e non dovrebbe essere confuso con l’utile, che è invece il guadagno lordo, ossia ciò che rimane quando sottraiamo i costi ai ricavi.

Il flusso di cassa, invece, è la quantità di denaro che entra ed esce dalle casse di un’azienda o di un individuo in un determinato periodo di tempo.

In altre parole, è il denaro che entra (come le entrate dalla vendita di un prodotto o quelle derivanti dall’affitto di un immobile) meno il denaro che esce (come le spese per affitto, bollette, cibo, etc.).

Il flusso di cassa può essere positivo o negativo e rappresenta la capacità di un’azienda o di un individuo di pagare le proprie spese e investimenti nel lungo termine.

Come calcolare il rendimento di un immobile: il ROI e il ROE

Plusvalenza e messa a reddito ci danno il là per parlare brevemente di altre due nozioni fondamentali per un investitore immobiliare: ROI e ROE.

Per calcolare il rendimento di qualsiasi investimento immobiliare, sia che si tratti di un’operazione di compravendita che di messa a reddito, è necessario conoscere e saper calcolare questi due indicatori.

Il ROI, acronimo di Return On Investment, è un indicatore generale che esprime in percentuale il guadagno o la perdita di un investimento in relazione all’ammontare investito. Per calcolare il ROI, si utilizza la formula:

ROI = Utile lordo / Investimento X 100

dove l’utile lordo rappresenta il ricavo ottenuto dalla vendita dell’immobile o il flusso di cassa generato dallo stesso, mentre l’investimento comprende tutti i costi sostenuti per l’acquisto dell’immobile.

Il ROE, acronimo di Return On Equity, è invece un indicatore che esprime in percentuale il guadagno generato dall’investimento in rapporto ai soldi che l’investitore ha tirato fuori di tasca propria. Per calcolare il ROE, si utilizza la formula:

ROE = Utile lordo / Capitale proprio X 100

dove il capitale proprio rappresenta la somma di denaro investita direttamente dall’investitore, escludendo eventuali finanziamenti esterni.

Il ROE è un indicatore particolarmente importante perché tiene conto del rischio assunto dall’investitore, ovvero della quantità di denaro che l’investitore ha messo a rischio per effettuare l’investimento.

In questo senso, il ROE consente di valutare se l’investimento è conveniente rispetto al rischio assunto.

In ogni caso, sia il ROI che il ROE sono utili strumenti di analisi e valutazione dell’efficacia degli investimenti immobiliari, ma devono essere utilizzati insieme ad altri indicatori per effettuare una valutazione completa e accurata.

Bene, ora siamo pronti per scoprire quali sono le principali strategie per guadagnare con gli immobili e il rendimento medio che puoi aspettarti di ottenere da ognuna di loro.

Quanto si guadagna con gli investimenti immobiliari: le 5 strategie di investimento più utilizzate

Quanto rende un immobile oggi in Italia? Come ti abbiamo anticipato, il rendimento di un immobile varia sensibilmente a seconda delle strategie che utilizziamo e degli obiettivi che vogliamo perseguire.

Per questo motivo, abbiamo stilato una classifica delle cinque tipologie di investimento immobiliare più redditizie, ordinate secondo una logica di guadagno: dalla meno lucrativa alla più lucrativa.

Tieni presente che l’ordine che abbiamo deciso di dare alla classifica è una generalizzazione che per motivi pratici non può tener conto delle varie sfumature e dei diversi contesti, pertanto non riflette la superiorità (o l’inferiorità) di una strategia rispetto alle altre. Ogni strategia ha i suoi pro e i suoi contro e può essere più o meno funzionale in base alla situazione, alla competenza e all’esperienza del singolo operatore.

L’acquisto di una prima o di una seconda casa

Al quinto posto tra le tipologie di investimento immobiliare troviamo l’acquisto di un’abitazione per viverci o come seconda casa, ossia l’acquisto di una prima o una seconda casa da cui non ci si aspetta di generare un guadagno.

Forse ti starai chiedendo perché abbiamo deciso di includere nella nostra speciale classifica l’acquisto di un bene immobile non finalizzato alla rivendita o alla messa a reddito. La domanda è lecita: se non percepisci una rendita o non rivendi la proprietà, come puoi guadagnarci?

In realtà, se andiamo a vedere i dati ISTAT, negli ultimi 100 anni il mercato immobiliare italiano è cresciuto e anche in maniera importante.

Nello specifico, parlando di numeri, l’ISTAT riporta un aumento del 2,14% all’anno al netto dell’inflazione. Questo vuol dire che il mercato immobiliare, una volta tolta l’inflazione, rende in media il 2,14% annuo, che non è affatto poco.

Un aspetto a cui fare attenzione però è quello di non giudicare la bontà dell’acquisto sulla base di periodi brevi. Per esempio, se prendiamo come riferimento l’andamento del mercato immobiliare negli ultimi 10 anni, ci accorgiamo che non solo non abbiamo ottenuto il nostro 2,4% annuale, ma che i prezzi degli immobili sono addirittura calati.

Pertanto, ricorda che stiamo parlando di una forma di investimento molto tranquillo, a lunghissimo termine, adatto per chi non si sente un investitore e vuole comprare un immobile innanzitutto per viverci o per sfruttarlo direttamente. Per vedere un risultato infatti dobbiamo considerare periodi di almeno 20-30 anni.

Messa a reddito immobiliare

Al quarto posto troviamo l’investimento a reddito classico, ovvero l’acquisto di un immobile per metterlo in affitto. Secondo un’indagine di Idealista, oggi questo tipo di investimento rende il 7,8% all’anno.

Più nello specifico, tra le tipologie di immobili più redditizie da affittare ci sono i negozi, che rendono il 11,6% e gli uffici, con il 9,2%.

Ovviamente, le suddette percentuali si riferiscono esclusivamente alla resa che percepiamo dall’affitto. A queste, infatti, possiamo aggiungere anche la rendita derivante dal semplice possesso dell’immobile, ossia dall’apprezzamento nel tempo del nostro bene.

Un investimento di messa a reddito ben fatto, oculato e studiato, può arrivare a rendere anche oltre il 10% all’anno su ogni immobile posseduto.

Crowdfunding immobiliare

Adesso la situazione si fa seria, perché arriviamo sul podio degli investimenti immobiliari. Al terzo posto abbiamo inserito il crowdfunding immobiliare, un tipo di investimento alla portata di tutti, con barriere di ingresso molto basse sia in termini finanziari che di competenze.

Per iniziare, infatti, basta un piccolo capitale, che può essere persino diversificato su varie operazioni e su diverse piattaforme.

Mediamente, se si impara a scegliere bene i progetti su cui investire, un investimento in crowdfunding può fruttare dall’8 all’11% annuo.

I progetti a cui si partecipa sono gestiti da società e professionisti che acquistano, ristrutturano e rivendono immobili, condividendo poi una parte dei guadagni con gli investitori che hanno finanziato l’operazione, in maniera proporzionale al capitale investito.

Con le operazioni in crowdfunding è possibile guadagnare un po’ di più rispetto alla messa a reddito, soprattutto se riesci a metterti in contatto diretto con le società immobiliari e a evitare l’intermediazione delle piattaforme online, che trattengono generalmente una commissione importante.

Per esempio, nelle operazioni della GRK Real Estate, questo ci permette di premiare i nostri investitori con rendimenti del 15% annui.

Flipping immobiliare

Al secondo posto degli investimenti immobiliari più redditizi, abbiamo posizionato per l’appunto il flipping immobiliare. Il flipping è un business, più che un investimento.

Un flipper immobiliare ha bisogno di tempo per costruire un’ampia rete di contatti e solide competenze che gli consentano di svolgere e tenere assieme un gran numero di attività: dalla ricerca dell’immobile giusto, a quella della ditta di ristrutturazione, all’home stager per la vendita, giusto per citarne alcune.

L’abbiamo comunque incluso in questa classifica sulle migliori strategie di investimento immobiliare perché si può portare avanti affidandosi a un professionista che gestisca in nostra vece tutte le fasi dell’operazione.

In tal caso, infatti, diventa un vero e proprio investimento, perché non c’è più bisogno di avere conoscenze tecniche o tempo da dedicare a questo tipo di attività, ma si delega tutto a una terza parte che se ne occupa per nostro conto.

Il flipping immobiliare può essere un’attività molto redditizia, soprattutto quando si entra nell’ottica di scalarla ed effettuare più operazioni in contemporanea. Anche se non lo svolgiamo in prima persona, e quindi decidiamo di affidarci a una società di trading immobiliare, possiamo ottenere un’interessante resa del 15-20% su una singola operazione.

Sublocazione residenziale

Al primo posto degli investimenti immobiliari più redditizi, abbiamo posizionato la sublocazione residenziale, un tipo di investimento che consiste nell’affittare un immobile a una quota fissa e poi subaffittarlo o bloccarlo con affitti brevi o transitori a turisti, studenti o lavoratori che soggiornano nell’appartamento per un tempo limitato, di solito pochi giorni o poche settimane.

Al pari del flipping immobiliare, anche la sublocazione è un’attività, più che un investimento puro, che richiede un certo tipo di conoscenza del mercato e tanto tempo da dedicare per la gestione dell’immobile e dell’operazione.

Anche in questo caso, se preferisci mantenerti in un’ottica di investimento, puoi affidare a una società o a un professionista la gestione di questo tipo di operazione. Considerando questo aspetto, la sublocazione immobiliare può rendere dal 30% al 40% all’anno.

Può sembrare una stima molto elevata, ma sono numeri alla portata. Ovviamente, non tutte le operazioni sono uguali e non tutti i mercati sono uguali: bisogna sapere dove indirizzarsi e valutare bene l’immobile e soprattutto la sua potenzialità di rendimento.

Investimenti immobiliari per principianti: come iniziare

Investire in immobili, a maggior ragione quando si parte da zero, non è facile, né tantomeno immediato, ma potrà di certo darti grandi soddisfazioni sul lungo termine se acquisirai un solido approccio mentale e le giuste competenze.

Per iniziare a investire con profitto in immobili, dovrai innanzitutto possedere una buona comprensione dei diversi aspetti del mercato immobiliare, imparare tecniche e metodi di una pianificazione attenta, valutare la tua situazione finanziaria e definire i tuoi obiettivi a lungo termine.

Con la giusta preparazione e una buona strategia, gli investimenti immobiliari si riveleranno una scelta eccellente per costruire un patrimonio di tutto rispetto attraverso una fonte di ricchezza cospicua e continua nel tempo.

Consigli per iniziare a investire in immobili

Gli investimenti immobiliari sono un ottimo modo per accumulare ricchezza a lungo termine, ma richiedono un impegno finanziario e personale in termini di studio e comprensione del mercato non indifferenti.

Se fai sul serio e vuoi ricavare un guadagno costante e sistematico dai tuoi investimenti, dovrai sviluppare un approccio corretto:

Informati: è importante acquisire una conoscenza di base del mercato immobiliare, delle leggi e delle tasse che riguardano gli investimenti immobiliari. Puoi iniziare leggendo libri e articoli sul tema, seguendo blog e forum, e partecipando a corsi e seminari.

Definisci gli obiettivi: stabilisci il tuo obiettivo finanziario e le tue aspettative per quanto riguarda il rendimento dell’investimento. Considera anche i tuoi obiettivi a lungo termine, come la sicurezza finanziaria e la previdenza pensionistica.

Analizza il mercato: è importante comprendere la situazione del mercato immobiliare nella tua zona, inclusi i prezzi delle proprietà, la domanda e l’offerta, e le tendenze economiche.

Stabilisci un budget: decidi quanto sei disposto a investire e come gestire le spese relative all’acquisto e alla gestione dell’immobile.

Trova un’opportunità d’investimento: esplora le opportunità d’investimento, comprese le case in vendita, le case a reddito e le proprietà commerciali. Confronta i prezzi, i tassi di rendimento e i costi di gestione per trovare l’opportunità migliore.

Valuta la proprietà: prima di acquistare una proprietà, è importante farla valutare da un professionista immobiliare per assicurarsi che sia una buona opportunità d’investimento.

Acquista la proprietà: dopo aver trovato la proprietà giusta, è necessario acquistarla. Potresti dover ottenere un mutuo o un finanziamento per svolgere correttamente e senza rischi le 3 fasi della compravendita immobiliare.

Ristruttura la proprietà: dopo l’acquisto, che tu voglia affittare o rivendere l’immobile, dovrai assumere un’impresa edile per i lavori di ristrutturazione con l’obiettivo di aumentarne il valore di mercato e ottenere un profitto dalla futura rivendita.

Gestisci la proprietà: sarai responsabile della sua gestione, inclusa la manutenzione e la locazione. Potresti voler assumere un amministratore immobiliare o un’agenzia per ottenere supporto in questa fase.

Rivendi la proprietà: se vuoi effettuare un’operazione di compravendita immobiliare, dovrai mettere sul mercato e rivendere l’immobile in un lasso di tempo relativamente breve, per rientrare dell’investimento e generare una plusvalenza.

Migliori libri sugli investimenti immobiliari da leggere nel 2023

I libri sono un buon punto di partenza per iniziare il tuo viaggio alla scoperta del settore degli investimenti immobiliari.

Possono fornirti una conoscenza di base sulle strategie di investimento e sugli aspetti economici e finanziari che ne sono alla base. Possono aiutarti a capire come funziona il mercato immobiliare e come puoi pianificare il tuo investimento.

Leggere libri sugli investimenti immobiliari è molto più conveniente e a basso costo rispetto a seguire corsi o programmi di formazione. Puoi farlo da casa tua e al tuo ritmo.

Ecco una breve lista dei migliori libri sugli investimenti immobiliari da leggere nel 2023 – indicati sia per chi parte da zero, sia per chi possiede già delle nozioni di base – che ti forniranno informazioni su come iniziare a investire in immobili, come gestire il tuo portafoglio di proprietà e come sfruttare le opportunità del mercato immobiliare per raggiungere la libertà finanziaria:

“The Millionaire Real Estate Investor” di Gary Keller

Questo libro è un classico intramontabile, aggiornato per l’era moderna, e spiega come iniziare a fare l’investitore immobiliare.

Offre consigli su come trovare ottimi affari, gestire le proprietà e guadagnare nel lungo periodo.

“Padre ricco padre povero” di Robert Kiyosaki

“Padre ricco padre povero” di Robert Kiyosaki è un libro che si concentra sull’educazione finanziaria e sul modo in cui la mentalità può influire sulla vita di una persona.

Kiyosaki, in modo semplice e accattivante, attraverso aneddoti personali e consigli pratici, ribalta il modo in cui siamo abituati a pensare ai soldi e ci introduce alla creazione di fonti di reddito passive e alternative.

“Guida per investire in immobili da affittare” di Brandon Turner

Turner offre consigli sui modi migliori per trovare e gestire gli investimenti immobiliari in affitto in questa guida informativa.

È un’ottima scelta per tutti coloro che vogliono entrare nel mondo degli investimenti immobiliari senza alcuna esperienza o conoscenza del settore.

“The Automatic Millionaire” di David Bach

I libro di Bach è una guida eccellente che ti insegnerà come costruire una rendita con gli immobili, anche se molte delle nozioni che apprenderai, dal momento che provengono da una mercato diverso, ossia quello americano, andranno adattate alla realtà italiana.

Tra i tanti concetti disseminati nella guida, imparerai come funziona l’interesse composto, che per l’autore rappresenta una delle chiavi principali per la ricchezza.

“L’investitore intelligente” di Benjamin Graham

“L’Investitore intelligente” di Benjamin Graham è un libro eccezionale che fornisce una solida base per gli investitori che cercano di comprendere l’arte dell’investimento in azioni.

Il libro è destinato sia ai principianti che agli investitori esperti e contiene una vasta gamma di esempi e casi studio che rendono facile comprendere i concetti presentati.

Graham introduce il concetto di investimento a lungo termine e sottolinea l’importanza di non farsi influenzare dalla volatilità del mercato.

Inoltre, fornisce una panoramica dettagliata delle tecniche di valutazione delle azioni e delle strategie di investimento. In breve, il libro è un vademecum dell’investitore, una guida per diventare degli investitori informati e consapevoli.

È possibile fare investimenti immobiliari senza soldi?

È possibile fare investimenti immobiliari senza soldi? La risposta, come spesso accade, è dipende.

Partiamo dal presupposto che, nella maggior parte dei casi, è molto difficile trovare operazioni profittevoli che non richiedono un esborso economico: sono tante le cose che dovebbero accadere e tutte dovrebbero remare in nostro favore.

In altri casi è semplicemente impossibile che ciò si realizzi. Per esempio, se vuoi acquistare casa per andarci a vivere, avrai bisogno di capitale o di accendere un mutuo, è ovvio.

Tuttavia esistono dei metodi per guadagnare con le case senza soldi, che puoi utilizzare soprattutto se l’obiettivo è quello di rivendere rapidamente un immobile, come nel caso del flipping immobiliare.

La prima cosa da fare è conoscere il settore e capire dove trovare persone disposte a fare un compromesso a zero o quasi zero per cedere l’immobile. Questo permette di ottenere il controllo del bene e di sistemarlo velocemente per aumentarne il valore e rivenderlo.

Una tecnica molto utilizzata è la cessione del preliminare, che consente di controllare l’asset con zero o pochi soldi e rivenderlo in pochi mesi migliorandolo in vari modi, per esempio nella gestione degli spazi, nell’illuminazione o nel marketing.

Come detto però, queste opportunità non si presentano sempre e richiedono in ogni caso molta tecnica e conoscenza del settore.

Un altro metodo per fare operazioni immobiliari senza soldi è quella del saldo e stralcio, che consiste nell’individuare un immobile che ha problemi finanziari, come per esempio un immobile che sta per andare all’asta.

In questo caso, si può negoziare con la banca il debito del proprietario dell’immobile. Se la banca ha bisogno di recuperare velocemente i soldi, accetterà di rinunciare a una parte del debito.

L’immobile può essere quindi acquistato a un prezzo inferiore a quello di mercato, ma senza dover disporre di denaro. Questa operazione può essere vantaggiosa per tutte le parti coinvolte: la banca recupera il denaro, il proprietario dell’immobile si libera dal debito e il compratore acquista l’immobile a un prezzo vantaggioso.

Il saldo e stralcio è una tecnica molto potente, ma anche una delle più complesse nel panorama degli investimenti immobiliari, in quanto ci sono diversi tipi di errori che possono essere commessi, soprattutto nelle fasi di valutazione dell’immobile e della trattativa.

Aspetti fiscali degli investimenti immobiliari

Per non compromettere la buona riuscita dell’investimento, è essenziale considerare le tasse che si dovranno pagare sulle operazioni di compravendita immobiliare e sul reddito generato dagli immobili.

Tasse e imposte sulla compravendita immobiliare

Le tasse, le imposte e le agevolazioni sugli acquisti immobiliari sono un argomento piuttosto articolato, su cui è necessario aggiornarsi costantemente per rimanere al passo delle normative e fiscali.

Prima di lanciarsi in un investimento, è importante conoscerle e saperle valutare in base alla propria situazione di partenza. Senza entrare nel dettaglio, ti presentiamo di seguito una lista di quelle più comuni:

Imposta di registro: L’imposta di registro è una tassa che deve essere pagata all’Agenzia delle Entrate e che varia in base al valore dell’immobile. Attualmente, per gli immobili ad uso abitativo, l’imposta di registro è del 2% del valore dell’immobile.

Imposta ipotecaria: L’imposta ipotecaria è un’altra tassa che deve essere pagata all’Agenzia delle Entrate e che varia anch’essa in base al valore dell’immobile. Attualmente, per gli immobili ad uso abitativo, l’imposta ipotecaria è di 50 euro.

Imposta catastale: L’imposta catastale è un’altra tassa che deve essere pagata all’Agenzia delle Entrate e che si basa sulla categoria catastale dell’immobile. Attualmente, per gli immobili ad uso abitativo, l’imposta catastale è dell’1% del valore dell’immobile.

Atti notarili: L’acquisto o la vendita di un immobile richiede la stipula di alcuni atti notarili, tra cui il compromesso e il rogito. I costi dei servizi notarili variano in base al valore dell’immobile e alla tariffa del professionista, ma in genere possono ammontare a diverse migliaia di euro.

Commissione all’agenzia immobiliare: Se si sceglie di affidarsi a un’agenzia immobiliare per la compravendita dell’immobile, è necessario pagare le commissioni all’agenzia. Anche queste commissioni variano in base al valore dell’immobile e alla tariffa stabilita dall’agenzia. In Italia, mediamente, le agenzie applicano una percentuale del 3% sul valore dell’immobile.

Imposte sulla proprietà immobiliare

Le proprietà immobiliari sono soggette a diverse imposte che i proprietari devono pagare annualmente. L’imposta municipale, nota anche come IMU, è un’imposta comunale sul possesso di proprietà immobiliari.

L’aliquota dell’IMU varia in base alla tipologia di proprietà e alla sua ubicazione. In generale, le proprietà ad uso abitativo hanno aliquote inferiori rispetto alle proprietà ad uso commerciale.

Inoltre, gli investitori immobiliari sono soggetti anche all’imposta sulla proprietà, nota come TASI. L’aliquota di questa imposta varia anche in base alla tipologia di proprietà e alla sua ubicazione.

Infine, gli investitori immobiliari devono anche pagare l’imposta sugli affitti, nota come Cedolare Secca. Questa imposta è un’imposta sostitutiva che sostituisce l’imposta sul reddito locativo. L’aliquota della Cedolare Secca è del 21%, ma ci sono alcune eccezioni in cui l’aliquota può essere ridotta.

Imposte sul reddito immobiliare

Gli investitori immobiliari devono anche pagare le tasse sul reddito generato dalle loro proprietà immobiliari. L’imposta sul reddito locativo, nota anche come IRPEF, è l’imposta sul reddito generato dall’affitto delle proprietà immobiliari.

L’aliquota dell’IRPEF varia in base alla quantità di reddito generato e alle deduzioni fiscali disponibili.

Inoltre, gli investitori immobiliari devono pagare l’imposta sulle plusvalenze immobiliari quando vendono una proprietà immobiliare. L’aliquota dell’imposta sulle plusvalenze immobiliari varia in base alla durata della proprietà.

Se una proprietà viene detenuta per meno di cinque anni, l’aliquota dell’imposta sulle plusvalenze è del 26%. Se una proprietà viene detenuta per più di cinque anni, l’aliquota dell’imposta sulle plusvalenze è del 22%.

Detrazioni fiscali

Gli investitori immobiliari possono beneficiare di alcune detrazioni fiscali per ridurre l’imposta sul reddito generato dalle loro proprietà immobiliari.

Le detrazioni per le spese di ristrutturazione consentono agli investitori di detrarre una parte delle spese sostenute per la ristrutturazione delle loro proprietà.

Le detrazioni per l’acquisto della prima casa consentono agli acquirenti di detrarre una parte del prezzo di acquisto della loro prima casa.

Inoltre, ci sono anche detrazioni fiscali per gli investimenti in proprietà locative. Ad esempio, gli investitori possono detrarre una parte dei costi di ristrutturazione delle proprietà locative e degli interessi sul mutuo utilizzato per l’acquisto.

Conviene investire in immobili nel 2023?

Siamo giunti alla fine della nostra guida. A questo punto dovresti avere una panoramica completa sugli investimenti immobiliari e probabilmente fremi dalla voglia di iniziare. Hai solo un ultimo dubbio che ti frulla in testa: conviene investire in immobili nel 2023?

Nonostante il 2022 si sia chiuso all’insegna della crescita del numero di compravendite e del valore degli immobili, le previsioni per l’anno in corso sono abbastanza prudenti.

Posto che nessuno ha la sfera di cristallo ed è difficile anticipare con esattezza ciò che accadrà da qui alla fine dell’anno, tra gli esperti e gi addetti ai lavori filtra del cauto ottimismo per quel che riguarda l’andamento del settore immobiliare per il prosieguo del 2023, che sarà con ogni probabilità un anno di consolidamento e stabilizzazione del mercato.

La maggior parte dei professionisti del settore, infatti, pensa che ci sarà una diminuzione della domanda di immobili residenziali e in contemporanea una diminuzione dell’offerta, che dovrebbe permettere, se non una crescita, quantomeno un sostanziale equilibrio nei prezzi degli immobili.

Il tiepido ottimismo che trapela negli ambienti è abbastanza sorprendente alla luce delle frizioni e dell’incertezza che regnano nello scenario politico internazionale e dimostra, se ce ne fosse ulteriore bisogno, la resilienza e la solidità del mercato immobiliare, anche in contesti di precarietà.

Dunque, il 2023 è un anno buono per investire nel mattone? Assolutamente sì. La domanda di case e appartamenti è sempre alta, specialmente nelle grandi città, il che rende gli immobili un’ottima opzione di investimento.

Gli immobili sono considerati investimenti stabili a lungo termine, poiché non sono soggetti alle fluttuazioni di mercato, a differenza di quanto avviene per esempio con le azioni e le criptovalute.

Gli immobili possono fungere da protezione contro l’inflazione, poiché sono assett che tendono ad apprezzarsi all’aumentare del costo della vita.

In altre parole, investire nel mattone potrebbe essere un’intelligente strategia per mantenere il proprio potere d’acquisto sul lungo termine, soprattutto in questo momento storico.

A dimostrazione di quanto stiamo dicendo, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, negli ultimi anni l’andamento dei prezzi degli immobili in Italia è stato caratterizzato da una certa stabilità, con incrementi leggermente superiori all’inflazione. Tale andamento sembra essere destinato a proseguire anche nel 2023.